La presenza della vulvodinia non è solo un problema della donna che ne soffre, ma di entrambi i partner. Infatti, ogni membro della diade è condizionato dalla presenza di questa difficoltà che influenza l’andamento della vita intima e sessuale e, talvolta, di quella comunicativa e relazionale.
L’evitamento alla sessualità è la conseguenza più evidente, e purtroppo non remota, della presenza di questo disturbo. A questa si associa la sofferenza e l’insoddisfazione di entrambi i partner, i loro vissuti emotivi e fisiologici, le loro credenze e atteggiamenti rispetto al sesso e all’intimità relazionale.
Ci tengo a ricordare come l’esperienza sessuale non sia un’azione legata solo alla penetrazione e/o al raggiungimento dell’orgasmo, ma un percorso di coppia, che si sviluppa in un periodo di tempo, finalizzato a dare e ricevere piacere. I partner, nel sesso, condividono intimamente il loro corpo, le loro attese, le emozioni e le sensazioni fisiche.
In presenza di malattie/disagi legati alla genialità e/o al funzionamento sessuale, le persone possono modificare il loro rapporto con la sessualità o eliminare l’esperienza di questa dimensione dalla loro vita. Talvolta, la comprensibile difficoltà di adattamento a una nuova condizione di salute ci fa compiere scelte in controtendenza ai nostri bisogni, desideri e benessere.
L’intervento dello psicoterapeuta, esperto in sessuologia, è importante aiuti entrambi i partner a identificare i loro vissuti, le loro credenze, le loro paure in relazione al problema della vulvodinia, allo scopo di aiutarli a trovare strategie reciprocamente più adattive e soddisfacenti di funzionamento sessuale. Si lavora sulle cause e sulle conseguenze di questa situazione in modo che la coppia sia consapevole dei fattori di insorgenza e mantenimento di questa difficoltà all’interno della loro vita.
Potrebbero esserci difficoltà di comunicazione tra i partner legate alla fatica a gestire esperienze di disagio e di conflittualità nella vita. Anche in questo caso la terapia di coppia può essere molto utile a consapevolizzare i partner di questa fatica e aiutare a sbloccare situazioni di empasse relazionale, oltre che a rendere possibile la condivisione di bisogni e desideri personali in maniera funzionale e costruttiva.
Prima di arrivare a un’esperienza sessuale penetrativa è necessario investire del tempo nel rendere i partner confidenti e consapevoli del loro funzionamento sessuale e di ciò che il corpo, allo stato attuale, permette loro di praticare. L’astensione alla penetrazione finché l’infiammazione è presente è utile anche a evitare conseguenze negative alla mucosa genitale.
La psicoterapia per le difficoltà di ordine sessuologico, oltre che lavorare su processi cognitivi, fisiologici ed emotivi profondi, è una terapia mansionale. Alla donna e ai partner vengono assegnati dei compiti da svolgere tra una seduta e l’altra, in cui in maniera progressiva e graduale si esplora il corpo e si riprende confidenza in maniera rispettosa all’esperienza di piacere sessuale, in tutte le sue forme.
La creazione di un’intimità comunicativa e corporea aiuta i partner a sentirsi a proprio agio e confidenti con se stessi e l’altro. È fondamentale che entrambi si sentano capiti e accolti nel processo di cambiamento in cui l’obiettivo di cambiamento è condiviso e diretto alla loro soddisfazione intima e sessuale.
La percezione di sentirsi al sicuro (capiti, compresi e accolti reciprocamente) all’interno della relazione permette ai partner di lasciarsi andare, diminuire i disagi e le paure legate all’esperienza sessuale e di trovare il loro modo di stare bene insieme, indipendentemente dalla loro condizione di salute, o meglio, come la loro condizione di salute permette loro di stare assieme.
Non è semplice stabilire i tempi di trattamento, questi dipendono dalla qualità della relazione di coppia.
Con alcuni partner si può intraprendere un percorso mansionale standard. Con altri è necessario lavorare su dinamiche di comunicazione e relazione più profonde per sbloccare la situazione di difficoltà. Con altri è importante intervenire sulle vulnerabilità psico-patologiche individuali, prima di procedere a un percorso di coppia.
In generale, è bene ricordare che il problema sessuale è un problema della coppia, indipendentemente da chi è il detentore del disagio fisiologico, poichè ha delle conseguenze dirette sia sul singolo, sia su entrambi i partner.
Accogliere la sofferenza reciproca, creare un clima di comprensione e una motivazione alla collaborazione per raggiungere lo scopo comune di stare meglio insieme intimamente e sessualmente, risulta essere l’atteggiamento vincente per il fronteggiamento di questa difficoltà.
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